Arriva un momento nella vita in cui, prima o poi, hai bisogno della tua indipendenza e avverti la necessità di avere una casa tutta tua. In alcuni casi può risultare una necessità abbandonare il “nido” genitoriale, ad esempio se trovi un lavoro in un’altra città o se devi andare a studiare fuori. In tutti questi casi dovrai porti la domanda “quanto costa andare a vivere da sole“.
Prima di fare questo passo infatti ti conviene fare due conti, per capire se hai la forza di andare a vivere da sola e qual è il costo da sostenere. Un passo così importante può generare ansia, timori e paure, ma se gestisci con oculatezza le spese puoi affrontare questo cambiamento con serenità, togliendoti anche qualche piccolo sfizio.
Quanto costa andare a vivere da sole? I costi dell’affitto
Quanti soldi servono per andare a vivere da soli? Per rispondere a questa domanda è opportuno fare un’analisi delle principali spese da sostenere, a partire dall’affitto. Naturalmente non devi considerare solo l’affitto, ma una serie di spese fisse collegate come le utenze comprensive di luce, gas, condominio e TARI. Si tratta di spese fisse che non puoi evitare.
Una volta che hai elencato tutti i costi fissi, puoi fare una valutazione delle spese mensili e annuali e capire come pianificare e gestire le tue spese. Tieni a mente tutte le spese fatte, così a fine mese puoi fare una valutazione complessiva di quelle di cui puoi fare a meno o che puoi comunque contenere.
Concentriamoci adesso sui costi dell’affitto, che possono variare in base a determinati fattori. Ci sono grandi differenze anche da metropoli a metropoli: a Milano un monolocale può costare tranquillamente 600-700 euro, mentre a Palermo si possono trovare monolocali sui 400-450 euro.
L’ubicazione è altrettanto importante: una casa in centro costerà sicuramente di più rispetto ad una casa in periferia o in un paese limitrofo. Valuta con attenzione dove è più conveniente. Una casa al centro costa di più, ma potrai risparmiare sui costi di trasporto. In alternativa se decidi di vivere in paese o in periferia valuta l’ipotesi di fare un abbonamento mensile con i trasporti pubblici, o di acquistare un’auto a basso consumo per spostarti.
La caparra
Oltre all’affitto devi fare i conti con un’altra spesa molto pesante: la caparra. Si tratta di un deposito cauzionale che l’inquilino deve versare al proprietario in caso di danni all’immobile o di mancato pagamento di alcune rate.
In genere la caparra prevede 2 mensilità (anche se in alcuni casi possono arrivare a 3), più il pagamento del primo mese. Al termine del contratto, se non si sono verificati problemi, il proprietario verserà le 2 mensilità anticipate all’inquilino.
In un immobile con un affitto mensile da 500 euro quindi la caparra equivale a 2 mensilità, 1.000 euro, più i 500 euro dell’affitto del primo mese, per un totale di 1.500 euro.
Qual è lo stipendio minimo per vivere da sole?
Se ti hanno proposto un lavoro in un’altra città, devi valutare una serie di aspetti. Non avrebbe senso andare a lavorare fuori, se gran parte dello stipendio se ne va tra affitto e utenze, senza la possibilità di spendere qualcosa per te o di mettere da parte qualcosa.
Considerando tutte le spese fisse che non puoi evitare, come l’affitto della casa, le utenze e la spesa al supermercato, andrai a spendere in media tra i 750 e i 950 euro mensili. Aggiungendo a queste spese altri “sfizi”, come una serata fuori con gli amici e il ritorno di tanto in tanto in famiglia, possiamo dire che per vivere in maniera dignitosa dovresti guadagnare uno stipendio di circa 1.400-1.500 euro.
Hai uno stipendio inferiore ma non vuoi rinunciare all’idea di vivere da sola? Allora potresti decidere di andare a vivere in una casa condivisa con altre persone. Magari vedrai un po’ limitata la tua privacy, poiché dovrai vivere in spazi parzialmente condivisi, ma almeno potrai ottenere la tua indipendenza e iniziare comunque a fare esperienza. Oltre all’affitto, con queste persone puoi condividere altre spese come Internet, l’acqua, il gas, ecc.
Meglio arredare casa o prenderne una già arredata?
Eccoci ad un’altra domanda cruciale: è meglio arredare casa o prenderne una già arredata? Qui bisogna fare un discorso più ampio, poiché la risposta non è univoca ed è abbastanza soggettiva.
Se decidi di andare a vivere in una casa in affitto, la soluzione migliore è sicuramente optare per un’abitazione già arredata. Magari sarà più complicato arredarla a tua immagine e somiglianza, ma sicuramente risparmierai un bel po’ sugli immobili o sul trasporto. Inoltre risulta piuttosto complicato trovare case in affitto non arredate. Se hai bisogno di mobili o vuoi dare un tocco di personalità puoi sempre acquistarli sui marketplace, sui social o nei mercati dell’usato a prezzi abbordabili. In alcuni casi li regalano addirittura e dovrai farti carico solo delle spese di trasporto.
Se invece stai pensando di acquistare casa il discorso cambia: in genere una casa non arredata costa meno rispetto ad una casa già arredata. Inoltre, visto che sarà la tua prima casa, sicuramente vorrai dare un tocco personale all’ambiente e quindi è preferibile arredarla da zero secondo i tuoi gusti stilistici e le tue preferenze.
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