Ansia da rientro dopo la maternità: come superarla con successo

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ansia da rientro

Dopo aver trascorso mesi a coccolare il tuo bambino, a imparare a conoscere ogni suo sguardo e ogni suo pianto, è arrivato il momento di tornare al lavoro. Già senti quel nodo allo stomaco che non ne vuole sapere di andare via? Non preoccuparti, è l’ansia da rientro, una sensazione mista di paura, insicurezza e nostalgia che provano tutte le mamme quando si preparano a riprendere la routine lavorativa dopo la maternità.

In questo articolo esploreremo insieme le emozioni che accompagnano questo momento delicato, le paure più comuni, le difficoltà pratiche e, soprattutto, i modi per superare quest’ansia.

L’ansia da rientro: cos’è e perché la provi

L’ansia da rientro è un mix di emozioni contrastanti che nasce dal dover conciliare due mondi: quello della maternità, fatto di cure, attenzioni e presenza costante, e quello del lavoro, con le sue scadenze, responsabilità e ritmi spesso frenetici.

Da un lato c’è la paura di non essere più la professionista di prima, di aver perso colpi o di non riuscire a tenere il passo. Dall’altro, c’è il timore di non poter più dedicare al tuo bambino lo stesso tempo e la stessa energia di prima. E poi c’è la nostalgia, quella sensazione di vuoto che ti assale quando pensi ai momenti che potresti perdere mentre sei in ufficio.

Queste emozioni sono normali e legittime. Non sei “debole” o “esagerata” se le provi. Al contrario, sono il segno che stai vivendo un cambiamento profondo, che richiede tempo e pazienza per essere assimilato.

Le paure più comuni delle mamme lavoratrici

Ogni mamma è diversa, ma ci sono alcune paure che accomunano molte donne in fase di rientro al lavoro dopo la maternità. Ecco elencate quelle più diffuse:

  • il senso di colpa. “Sto abbandonando mio figlio?” – è una domanda che molte mamme si pongono. Il senso di colpa è uno dei sentimenti più difficili da gestire, soprattutto quando si pensa che qualcun altro, come una babysitter, i nonni o il nido, si prenderà cura del proprio bambino;
  • la paura di non farcela. Conciliare lavoro e famiglia non è semplice, e l’idea di dover essere performanti in entrambi gli ambiti può generare ansia. “Riuscirò a essere una buona mamma e una brava professionista?” è un dubbio che affligge molte donne;
  • la perdita di momenti importanti. Il timore di perdere i primi passi, le prime parole o semplicemente i momenti di coccole è una delle preoccupazioni più frequenti;
  • il giudizio degli altri. Molte mamme temono di essere giudicate dai colleghi o dai capi per le loro nuove esigenze, come la necessità di uscire prima per andare a prendere il bambino al nido.

Queste paure sono reali ma non devono paralizzarti, anzi, riconoscerle è il primo passo per affrontarle.

Le difficoltà pratiche del rientro al lavoro

Oltre alle emozioni, ci sono aspetti pratici che possono rendere più complicato il rientro al lavoro. Il primo è sicuramente la gestione del tempo, poiché trovare un equilibrio tra lavoro, famiglia e tempo per se stessa è una delle sfide più grandi.

Altra problematica è l’organizzazione logistica: chi si occuperà del bambino? Come gestire gli imprevisti, come una febbre improvvisa o una chiusura del nido? Questi aspetti richiedono pianificazione e, a volte, un po’ di flessibilità.

Badare ad un neonato e gestire gli affari del lavoro comporta inevitabilmente stanchezza fisica e mentale, che rischia di tradursi in scarsa brillantezza e poca lucidità in entrambi gli ambiti, lavorativo e familiare.

Come superare l’ansia da rientro: consigli pratici

Abbiamo elencato finora le paure e le problematiche derivanti dall’ansia da rientro, ma ora è arrivato il momento di tirar fuori anche qualche soluzione e qualche consiglio prezioso.

Se possibile prova a rientrare al lavoro in modo graduale, magari part-time per le prime settimane. Questo ti darà il tempo di abituarti alla nuova routine senza sentirti sopraffatta.

Non cercare di fare tutto da sola, ma crea una rete di supporto e condividi le tue preoccupazioni con il partner, la famiglia o le amiche. Avere qualcuno su cui contare può fare la differenza.

Per superare al meglio questo momento la parola d’ordine è programmazione anticipata. Pianifica il più possibile, dalla scelta del nido o della babysitter alla preparazione dei pasti in anticipo. Meno cose lasci al caso, più ti sentirai in controllo.

Non dimenticarti di te stessa! Benché sembri impossibile, cerca di ritagliarti qualche momento per te stessa, anche solo per una passeggiata o una doccia rilassante. Prenderti cura di te ti aiuterà a sentirti più forte.

Un altro consiglio molto prezioso, più psicologico che pratico: accetta di non essere perfetta! Non devi essere una supermamma o una superdipendente. Rassegnati che qualche giorno andrà meglio e altri peggio, e che va bene così.

Infine, se possibile, parla con il tuo capo o con le risorse umane delle tue esigenze. Alcune aziende sono molto più accomodanti di quanto tu possa pensare con le neomamme, facendo qualche piccola concessione come orari flessibili o lavoro in smart working.

Foto: Pixabay

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