Per tutte le mamme arriva prima o poi il fatidico momento del primo giorno di scuola, una fase molto delicata per il bambino. Si tratta infatti del primo vero distacco tra la mamma ed il figlio, che va affrontato con le dovute precauzioni e con qualche accorgimento per non rendere il primo giorno di scuola eccessivamente traumatico.
Per i bambini si può parlare di “trauma del distacco”, perché subentra la paura dell’ignoto. In realtà a tutti, adulti compresi, i cambiamenti fanno paura poiché bisogna affrontare problemi e pericoli sconosciuti.
Per affrontare questa situazione nel modo giusto scopriamo come abituare i bambini ad andare all’asilo con qualche utile consiglio.
Primo giorno di asilo: consigli utili per i genitori
Soprattutto in epoca Covid-19, il trauma del distacco può provocare nei bambini le reazioni più disperate: c’è chi scoppia in un pianto a ridotto, chi si aggrappa alle gambe dei genitori, chi rifiuta di muoversi e chi invece fa i capricci e non vuole vestirsi. Sono situazioni delicate che vanno affrontate con fermezza ma senza colpevolizzare il bambino.
Le stesse mamme non vivono bene questa situazione, poiché anche per loro si tratta del primo distacco e stanno male a vedere i loro figli soffrire. I bambini, oltre alla paura del distacco, vivono questo momento come una sorta di ingiustizia.
In questi casi i genitori devono mostrare fermezza e determinazione. Molte mamme infatti, alla luce dei tanti capricci e dei pianti inconsolabili dei loro figli, decidono di tenerli a casa con la promessa di mandarli a scuola il giorno dopo.
Grave errore, poiché in questo modo si dà in mano al bimbo un grande potere, che sa di poter “manipolare” mamma e papà con un semplice pianto. I bambini hanno bisogno di sicurezze che devono essere date dai genitori, i quali devono contenere le loro paure.
Consentire al bambino di portarsi dietro il suo giocattolo preferito è un ottimo modo per facilitare il suo inserimento a scuola. Il giocattolo funge infatti da tramite tra la casa e la scuola, così il bambino avvertirà meno il senso del distacco.
Se il bambino piange disperatamente una cara e vecchia dose di coccole è quello che ci vuole. Bisogna tranquillizzare il proprio bambino, infondergli fiducia, sicurezza e coraggio per aiutarlo in questo passaggio.
Il contatto fisico è importante per il bambino che avverte meno il trauma del distacco, ma anche per gli stessi genitori. Può essere utile restare per un po’ di tempo all’interno dell’aula, rassicurando così il bambino, per poi andare via.
É importante non ritornare dopo pochi minuti per dare l’ultimo saluto, poiché questo potrebbe generare nel piccolo una nuova crisi di pianto.
Il trauma del distacco non dura molto ma neanche poco, in linea di massima in un periodo compreso tra i 15 giorni ed un mese. In questa fase è importante non apportare altri cambiamenti significativi nella vita del bambino, per non sballottarlo eccessivamente.
La collaborazione con le maestre
Il primo giorno di asilo è un momento difficile e delicato per i bambini, per i genitori ma anche per le maestre. Forse sono loro ad avere il compito più difficile, poiché soprattutto il primo giorno si ritroveranno con una classe di bambini assolutamente spaesati ed impauriti.
Durante questo passaggio i genitori e le maestre devono parlare tra di loro e collaborare, per trovare il modo migliore per far abituare il bambino al nuovo cambiamento.
Sarà compito delle maestre capire ed analizzare il carattere di ogni singolo bambino, per toccare le corde giuste favorendo così il suo inserimento nel mondo della scuola.
Quest’intero procedimento necessita di qualche giorno di tempo, per permettere alle maestre di creare un rapporto basato sull’empatia ed ai bambini di assestarsi nel modo giusto.
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