Come affrontare l’ansia da lavoro: sintomi e consigli utili

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Come affrontare l'ansia da lavoro

Come affrontare l’ansia da lavoro? Talvolta, purtroppo, nell’ambiente lavorativo vengono a crearsi delle dinamiche che innescano una serie di reazioni che ti portano a vivere con ansia e preoccupazione la tua occupazione. Più della metà della popolazione italiana dichiara di vivere con preoccupazione e paura il proprio impiego. La paura del lavoro, definita ergofobia, è stata ancor più aggravata dalla pandemia che, negli ultimi anni, ha decisamente modificato molti equilibri.

L’ansia è spesso un concetto nebuloso, influenza le nostre emozioni ma è difficile da descrivere. Indipendentemente dal modo in cui l’ansia ti colpisce, è fortemente legata allo stress nocivo e cronico e influisce pesantemente sulle prestazioni.

Se sei una leader, o una dirigente, facilmente conoscerai bene questa situazione e saprai che bisogna combattere l’ansia sul lavoro per creare un ambiente sano. Ma anche se sei una lavoratrice dipendente, tutto ciò può impattare negativamente sulla tua vita e sulla tua produttività lavorativa.

I sintomi dell’ansia da lavoro

I sintomi che manifestano la presenza di ansia da lavoro sono abbastanza evidenti: dal nervosismo, alle eccessive preoccupazioni, razionali e non, alla stanchezza o anche a reazioni esagerate. Sintomi fisici posso presentarsi con un nodo alla gola, battito cardiaco accelerato e difficoltà a prendere sonno.

Oltre a questi sintomi generali d’ansia sul lavoro, ci sono anche altri segnali a cui prestare attenzione. Questi possono essere: concentrarsi troppo sugli aspetti negativi della propria occupazione, difficoltà di concentrazione, eccessivo e costante ritardo nell’esecuzione delle attività assegnate, prendersi una quantità insolita di tempo libero dal lavoro e reazioni esagerate a determinate situazioni sul lavoro.

Come affrontare l’ansia da lavoro: stila un “piano di battaglia”

Combattere l’ansia sul lavoro è molto importante. L’ansia è una reazione allo stress ed è comunemente associata al pensiero ossessivo.
È importante chiarire che, dire a te stesso di smettere di essere ansioso quando ti senti ansioso, è un po’ come dire a te stesso di addormentarti quando non riesci a prendere sonno: non funziona.

Quindi evita di rifiutare e respingere uno stato emotivo, piuttosto accettalo e accoglilo.
Per poter fare questo passaggio è importante innanzitutto focalizzarsi per individuare quali sono le cause che generano l’ansia. Prendersi cura di questo malessere è fondamentale dato che può influire drasticamente sulla produttività professionale, nonché sulla qualità della vita in generale.

Generalmente le principali cause dell’ansia possono essere individuate in un capo eccessivamente esigente, in un carico di lavoro eccessivo con scadenze molto ravvicinate, dinamiche interpersonali con i colleghi che, talvolta, possono sfociare in conflitti. Ma anche la disorganizzazione, la mancanza di comunicazione efficace, l’incapacità di gestire il tempo o uno stipendio non allineato alle responsabilità.

Il primo passo per capire come affrontare l’ansia sul lavoro è costruire di un piano personale per stare bene. Dormire sonno di qualità, mangiare in modo sano, praticare attività fisica e avere attività sociali al di fuori del lavoro, sono elementi fondamentali per trovare un equilibrio personale che sia una buona base di partenza per prendersi cura degli elementi che generano ansia e angoscia.

Gli step per gestire l’ansia

Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutarti a gestire l’ansia che ha origine dal lavoro:

  • Accettala: il primo passo per poter gestire l’ansia è proprio riconoscerla. Dopo averla riconosciuta prova a rilasciare i tuoi pensieri. Quando senti che la mente è completamente presa da una spirale di pensieri, fermali. Una buona tecnica consiste nello scriverli in modo da farli uscire e lasciarli andare. Cerca di focalizzarti sui fatti, rimani presente e risolvi le questioni una alla volta. Se ti accorgi di utilizzare parole come “sempre” o “mai”, prova a eliminarle con un “questa volta”: ti aiuterà a ridimensionare il problema.
  • Lascia andare il passato: l’ansia può manifestarsi quando sei bloccato nel passato. Puoi lasciar andare il passato riflettendo sulla tua situazione attuale. Immaginati in diverse situazioni. Questo esercizio ti catapulterà fuori dal passato.
  • Evita di voler essere perfetto: la perfezione è nemica del benessere. Se sei un perfezionista, non raggiungere il massimo ti farà sperimentare ruminazioni, aumentando i livelli di ansia. Il problema è che, chi è perfezionista, si pone degli standard che non sono ottenibili. È importante non aspettarsi di raggiungere l’obiettivo al primo tentativo e non aver paura di fallire. Se sei sempre alla ricerca di soluzioni perfette, questo può impedire l’azione. Dovresti sperimentare nuove abilità e abbracciare il processo di apprendimento.
  • Pianifica, dai priorità e gestisci meglio il tuo tempo: crea una ” to-do-list ”, definisci le priorità, organizzati, programma, sii ordinato. Avere un buon metodo di lavoro aumenta la probabilità di raggiungere gli obiettivi e di ridurre contestualmente lo stress e l’ansia.
  • Se sei in difficoltà, chiedi aiuto: quando il lavoro è frenetico, le responsabilità sono tante e grandi. Supera e vai oltre il disagio di chiedere aiuto o chiarimenti, ne vale la pena e, a lungo termine, può ridurre lo stato di ansia generalizzato. Chiedere aiuto quando ne hai bisogno allevia il tuo peso e crea fiducia tra i colleghi.

Foto: Pixabay

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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