Cosa si intende per empowerment femminile?

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Cosa si intende per empowerment femminile

Cosa si intende per empowerment femminile? Quando si sente questo termine generalmente si pensa a campagne mediatiche, grandi paroloni o, peggio ancora, concetti vuoti. In realtà dietro questo termine c’è molto di più: l’empowerment è un viaggio personale e collettivo, è forza, è riconoscimento ed è libertà d’espressione.

Non si tratta solo di ottenere un lavoro o una promozione, ma si tratta di costruire un mondo dove le donne possano finalmente esprimere il loro potenziale. Scopriamo più in dettaglio come si traduce questo empowerment nella vita di ogni giorno e nel mondo del lavoro femminile.

Cosa si intende per empowerment femminile, un concetto che va oltre la retorica

Negli ultimi anni il termine “empowerment femminile” è stato ampiamenti utilizzato, forse anche abusato, col rischio di perdere la sua vera essenza. L’empowerment non è una concessione che viene dall’alto, ma un processo che parte da dentro, un rafforzamento della propria identità e della consapevolezza che si sviluppa e si amplifica all’interno di ogni donna. In sostanza significa fornire ad ogni donna gli strumenti necessari per affermarsi e conquistare il potere di fare le proprie scelte libere e consapevoli, vedendosi riconoscere i propri diritti nei contesti sociali, economici e politici.

Empowerment in ambito lavorativo: non è solo una questione di carriera

Generalmente all’empowerment vengono associati concetti come la carriera, le pari opportunità e i ruoli dirigenziali. Quando però pensiamo a questo concetto dobbiamo andare oltre i semplici confini di un ufficio o di una professione lavorativa. Bisogna infatti creare ambienti dove le donne possano sentirsi se stesse senza doversi conformare a stereotipi o scendere a compromessi.

Empowerment femminile significa ad esempio non essere costrette a scegliere tra famiglia e carriera, ma trovare un equilibrio che valorizzi le donne su entrambi i fronti. Con questa parola si fa dunque riferimento alla crescita personale in ambito lavorativo, ma anche alla necessità di dare valore ad ogni esperienza e ruolo.

Autostima e assertività: i pilastri dell’empowerment

L’autostima ricopre un ruolo fondamentale in tale contesto. Una donna che si sente valorizzata e rispettata sviluppa una maggiore sicurezza in se stessa, cosa che la porta ad emergere. Anche essere assertive, cioè capaci di far valere la propria opinione in modo chiaro e rispettoso, è uno degli aspetti centrali dell’empowerment.

In alcuni contesti lavorativi però le donne sono percepite come meno “aggressive”, da qui nasce la necessità di abbattere certi pregiudizi e creare spazi dove l’assertività venga incoraggiata e apprezzata, senza dover ricorrere sempre a modelli di comunicazione maschili.

Il valore dell’alleanza tra donne

Spesso, nei contesti lavorativi, si è parlato di competizione femminile, ma l’empowerment femminile passa anche attraverso l’alleanza e il sostegno reciproco. La solidarietà tra donne può diventare un potente strumento di crescita, un fattore che rende più forti e consapevoli. Creare network, condividere esperienze e incoraggiarsi a vicenda sono azioni che permettono di costruire ambienti più inclusivi e collaborativi, in cui nessuna si senta sola. Questo spirito di “sorellanza” è uno degli elementi chiave per l’empowerment: è l’energia collettiva che permette alle donne di infrangere quei soffitti di cristallo che spesso limitano il loro percorso.

Le politiche aziendali a sostegno dell’empowerment

L’empowerment femminile può trovare terreno fertile nelle aziende che scelgono di adottare politiche inclusive che mettono al centro la valorizzazione delle persone, senza alcuna distinzione di genere. Queste aziende comprendono l’importanza di programmi di pari opportunità di accesso alla formazione e alla crescita, e di politiche di equilibrio tra vita professionale e vita personale.

Non è un caso che le aziende più avanzate, e anche più attraenti sul mercato, sono quelle che riservano una maggiore attenzione al benessere dei dipendenti e delle dipendenti. Non si tratta solo di “fare la cosa giusta”, non è solo una questione etica: sostenere le donne e promuovere l’empowerment femminile ha effetti tangibili anche sulle prestazioni aziendali, poiché crea team più inclusivi, motivati e orientati alla crescita.

Empowerment nella vita quotidiana: la libertà di essere se stesse

L’empowerment non è confinato ai luoghi di lavoro o alle scelte di carriera: è una mentalità che abbraccia ogni aspetto della vita di una donna. Significa poter fare scelte in totale autonomia, decidere su questioni come la maternità, il proprio stile di vita e i propri ideali, senza paura di essere giudicate. È una questione di diritti e di libertà, un percorso che parte dall’individuo ma che ha ripercussioni positive su tutta la società. Una donna “empowered” è una donna libera, capace di decidere per se stessa, e questa è una conquista fondamentale per ogni comunità.

L’importanza dell’educazione e del supporto familiare

Per promuovere un vero empowerment è essenziale partire dall’educazione e dal sostegno familiare. Insegnare alle bambine sin dalla giovane età che il loro valore non dipende dai ruoli tradizionali, che possono ambire a qualsiasi obiettivo, è il primo passo. E lo stesso vale per i ragazzi, che devono essere educati al rispetto e alla collaborazione. Famiglie, scuole e istituzioni hanno un ruolo cruciale nel costruire una società in cui le donne possano crescere libere di esprimere se stesse. Un ambiente familiare che valorizza le ambizioni e il talento delle figlie sarà la base su cui costruire una generazione di donne sicure e consapevoli.

Foto: Pixabay

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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