Doposcuola per bambini, serve davvero? Ecco come farlo

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Doposcuola per bambini

Il doposcuola per bambini sta diventando una prassi sempre più comune tra le mamme, ma è davvero così utile e necessario? Partiamo da un presupposto: “ingolfare” i pomeriggi dei bambini con attività extra-scolastiche non è una buona idea. Alcuni bambini hanno pomeriggi intensissimi, molto più dei grandi: doposcuola, corsi di comunione, calcetto, danza, tennis, corsi di pianoforte ecc. Se decidi di mandare tuo figlio al doposcuola, non caricarlo di troppe attività che potrebbero rivelarsi controproducenti e creare una pressione eccessiva su di lui.

Ma il doposcuola serve davvero? Sembra proprio di sì. Il rendimento scolastico dei bambini tende a migliorare notevolmente se seguono il doposcuola, che va fatto comunque con un certo criterio. Scopriamo i benefici principali nei seguenti paragrafi.

Doposcuola per bambini: tutti i principali vantaggi

Il doposcuola serve in generale a tutti i bambini, soprattutto a quelli che sono leggermente più lenti nell’apprendimento. La loro istruzione viene infatti affidata ad una persona competente che lo segue con professionalità.

I bambini, al di fuori della casa e senza la pressione dei genitori, si comportano meglio e sono anche più produttivi. Alcune ricerche hanno stabilito addirittura che i bambini, dopo il doposcuola, interagiscono meglio con i genitori e sono anche più attivi nella comunità.

Deve essere bravo il maestro o la maestra a creare un rapporto di confidenza e di complicità, ma non eccessiva, affinché venga sempre mantenuta la dovuta distanza. Spesso i bambini non solo fanno i compiti, ma si confidano molto di più con i maestri del doposcuola, ritenute persone “neutre”, che con i genitori.

Inoltre i bambini imparano anche a gestire e ottimizzare il tempo a disposizione. Talvolta le lezioni di doposcuola hanno una durata, che in genere va da un’ora fino a due ore. I piccoli devono quindi finire i compiti entro quel periodo, senza distrazioni o inutili perdite di tempo.

Il giusto “premio” di finire i compiti in orario è il pomeriggio libero, che i piccoli possono impiegare per giocare o per un’uscita con i genitori.

L’importanza del doposcuola per i piccoli

Al di là dell’aspetto educativo e istruttivo, bisogna analizzare il doposcuola anche da un punto di vista psicologico. Alcuni bambini possono avere alcuni problemi di comprensione, o essere semplicemente più lenti nell’apprendimento rispetto ad altri. Se si tratta di bambini affetti da ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), cioè deficit dell’attenzione o iperattività, bisogna rivolgersi a professionisti specializzati.

In molti casi però si tratta semplicemente di bambini pigri, svogliati o che apprendono più lentamente. Ed è qui che interviene il maestro/a del doposcuola, che deve toccare le giuste corde per invogliare il bambino a studiare e migliorarsi. Questi bambini vanno seguiti con maggiore attenzione e, preferibilmente, da soli.

Può capitare che i bambini non capiscano le spiegazioni in classe e, per vergogna, non lo dicono perché temono di essere presi in giro dai compagni. In tale ottica il doposcuola può aiutarli a rimettersi al passo con i compagni, ma anche ad uscire dal loro stato di timidezza che è abbastanza normale quando si tratta di bambini piccoli.

Con le adeguate spiegazioni i piccoli riescono a colmare le loro lacune, acquisendo così maggiore fiducia in loro stessi e autostima. A tal proposito bisogna scegliere un bravo maestro/a, che sappia entrare in sintonia con i bambini trovando il giusto equilibrio tra fiducia, complicità e severità.

In ogni caso il doposcuola è una strada percorribile non solo per i bambini delle elementari, ma anche delle medie e delle superiori. In alcuni casi anche i ragazzi universitari ricorrono all’insegnate privato, soprattutto per esami più tosti o per materie che non sono particolarmente congeniali.

Come impostare il doposcuola?

Il doposcuola naturalmente va svolto dopo gli orari scolastici, preferibilmente dopo pranzo che non deve essere molto pesante. I bambini hanno una soglia dell’attenzione piuttosto bassa, quindi è meglio che le lezioni non durino troppo.

Non c’è un numero minimo o massimo di bambini che possono fare insieme il doposcuola, l’importante è che non sia eccessivo. Un maestro/a farebbe fatica a stare dietro a 8-10 bambini contemporaneamente.

Sarebbe una buona cosa che i bambini della stessa classe vadano al doposcuola dalla stessa parte, così anche per l’insegnante il lavoro risulta molto più facile e veloce.

Il doposcuola individuale è indicato solo per bambini che hanno bisogno di attenzioni particolari. Fare il doposcuola di gruppo sarebbe invece la soluzione ideale poiché consente ai bambini di confrontarsi tra di loro in un ambiente stimolante.

Va bene anche se ci sono bambini di classi diverse. I più piccoli possono iniziare ad apprendere nozioni di ciò che studieranno negli anni futuri, mentre i più grandi possono fare un po’ di sana e utile ripetizione.

Alcuni insegnanti, terminata la lezione, organizzano piccole attività ludiche o sportive con i bambini come una sorta di premio per aver concluso i loro compiti. In questo modo i piccoli si sentono stimolati a finire quanto prima le lezioni e si evita contemporaneamente un’eccessiva sedentarietà.

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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