Personal branding femminile: come creare la propria impronta professionale online

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personal branding femminile

C’era una volta, ma in realtà c’è ancora oggi, Valeria, una giovane architetta milanese, che dopo anni in uno studio importante ha deciso di rimettersi in gioco poiché non si sentiva abbastanza valorizzata, ma anche perché aveva idee diverse che voleva mettere in pratica. Era il 2022, il lavoro scarseggiava e Valeria faceva fatica a conquistare nuovi clienti. Pensò di aver commesso un grosso errore a lasciare lo studio, ma poi un’amica le suggerì: “Perché non racconti la tua visione dell’architettura su Instagram? Magari qualcuno ti noterà!”. Fu il primo passo verso la costruzione del suo personal branding femminile.

Valeria accettò la sfida e cominciò timidamente, pubblicando foto di progetti e riflessioni su come gli spazi possano influenzare la qualità della vita. In pochi mesi la sua community crebbe, arrivarono i primi clienti e Valeria diventò un punto di riferimento per le altre professioniste nella sua nicchia. Non solo ha cambiato lavoro, ma ha costruito una reputazione femminile forte e autentica. La forza del personal branding è questa: raccontare chi siamo e cosa possiamo offrire, con coraggio e autenticità.

Cos’è il personal branding?

Per prima cosa è importante capire cos’è il personal branding, cioè la capacità di costruire e comunicare in modo consapevole la tua immagine professionale. Significa scegliere come vuoi presentarti al mondo, quali valori trasmettere e come differenziarti in un mercato sempre più competitivo. Devi individuare il tuo punto di forza, la tua unicità, il tuo Unique Selling Proposition (USP), ossia un elemento chiave del marketing che identifica un vantaggio unico e distintivo di un prodotto o di un servizio, rispondendo alla domanda: “Perché dovrebbero scegliere me invece dei miei competitor?”.

Non conta solo ciò che sai fare, ma soprattutto come lo racconti e come lo fai percepire agli altri. Tutte le donne, indipendentemente dal campo professionale o dall’età, possono lavorare su loro stesse per lasciare una traccia riconoscibile.

Come fare personal branding femminile?

Forse stai pensando che per costruire il tuo personal branding serve un budget elevato, o che sia una prerogativa esclusivamente delle influencer o delle vip. Non è così, ti basta seguire poche e semplici regole, o meglio indicazioni:

  • definisci i tuoi valori e i tuoi obiettivi. Cos’è che ti differenzia? Quali sono le tue passioni? Per cosa vuoi essere ricordata? Scrivi nero su bianco ciò che ti rappresenta sia a livello professionale che personale, perché la gente vuole sapere con chi ha a che fare. Questo sarà il cuore pulsante della tua comunicazione;
  • crea la tua storia. Non avere paura di raccontare il tuo percorso, fatto di cadute e di ripartenze. Le storie autentiche piacciono, sono quelle che lasciano il segno e che ispirano fiducia;
  • cura la tua presenza online. Scegli i canali più adatti al tuo settore: LinkedIn per un pubblico più professionale, Instagram o Facebook se il visual storytelling è la chiave del tuo lavoro, o un blog se ti piace scrivere. Assicurati che le informazioni siano sempre aggiornate e coerenti.

Personal branding femminile sui social: strategie di successo

Vale la pena approfondire il discorso sui social network, validissimi alleati per le donne che vogliono mettersi in luce. Se non sei avvezza ai social, o non ami apparire, puoi adottare semplici strategie per superare questo blocco “social”:

  • sii autentica. Non fingere di essere chi non sei, perché le persone percepiscono la differenza tra chi è autentica e chi sta recitando un copione. Racconta la tua storia, con le tue parole;
  • meglio la qualità, piuttosto che la qualità. Meglio pochi post curati, piuttosto che una presenza frenetica e caotica. Punta su contenuti che offrano valore, risolvano piccoli problemi o che diano spunti di riflessione;
  • usa immagini e storie personali. Le immagini e le storie vere creano connessioni emozionali. Una foto del tuo luogo di lavoro, una riflessione su una difficoltà superata o un piccolo successo quotidiano: tutto può diventare uno spunto per raccontarsi in modo nuovo.

3 donne alle quali ispirarsi

Per concludere ecco le storie di tre donne che hanno saputo trasformare il loro talento in un personal branding femminile di successo.

La prima è Mafe De Baggis, esperta di comunicazione e storytelling, un esempio di come il personal branding si possa costruire al di fuori degli schemi patinati. Il suo modo di stare online è autentico, personale e sempre con un ascolto attivo della sua community.

La seconda è Veronica Benini, alias Spora, consulente di branding personale e motivatrice, che con il suo stile diretto guida donne e professioniste a valorizzarsi.

Infine c’è L’Estetista Cinica, alter ego di Cristina Fogazzi, partita come semplice estetista con un piccolo centro estetico che ha saputo rivoluzionare il modo di comunicare la bellezza e il benessere al femminile. Con uno stile diretto, ironico e senza filtri ha costruito una community affiatata e creato un vero impero nel settore beauty.

In conclusione in un mondo dove la concorrenza è spietata, il personal branding rappresenta un’ancora alla quale agganciare la propria storia e la propria personalità. Il primo passo per emergere è quello di crederci davvero, credere in te stessa, quindi sii coraggiosa e racconta la tua storia per lasciare una traccia.

Foto: Pixabay

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