Le donne che viaggiano per lavoro sono in costante aumento e il settore del business travel al femminile è ormai una tendenza in forte espansione. Manager e lavoratrici che si spostano per lavoro hanno chiaramente necessità ed esigenze diverse rispetto ai loro colleghi maschi, perciò le compagnie aeree e le strutture ricettive stanno iniziando a studiare pacchetti ad hoc per loro.
Le stesse aziende devono muoversi di conseguenza per tutelare le donne in viaggio per lavoro. Quali sono le difficoltà che le traveller devono affrontare? Come affrontare il tema della sicurezza che è una delle problematiche principali per le donne in viaggio? Quali sono le loro preferenze? Rispondiamo a tutte queste domande nei successivi paragrafi.
Business travel al femminile: cosa cambia rispetto agli uomini?
Secondo alcune ricerche e statistiche le traveller per lavoro negli ultimi 10 anni sono aumentate del 25%. Rispetto ai loro colleghi maschi tendono a prenotare almeno due giorni prima. Può sembrare una differenza di poco conto, ma in realtà si traduce in un’importante risparmio per le aziende che pianificano i viaggi.
Si stima infatti che, prenotando con qualche giorno d’anticipo, il risparmio sul prezzo medio del biglietto si attesta sul 2%. Nel giro di un anno quindi il budget aziendale viene stressato in maniera minore dai costi per i viaggi d’affari.
Si stima che le manager più mature, con molti anni d’esperienza sulle spalle, prenotano i voli più lunghi con ben 55 giorni di anticipo. Se invece si tratta di un volo breve di 2 o massimo 3 ore, e senza scali, allora i viaggi vengono prenotati in un lasso di tempo più contenuto.
Meglio sole che male accompagnate
Uno studio, condotto da Booking, rivela che ben il 72% delle donne lavoratrici preferisce viaggiare da sole. Tra gli uomini solo il 27% degli intervistati preferisce viaggiare in solitaria.
Tuttavia il 45% delle traveller ha dichiarato che teme per la sua incolumità durante i viaggi d’affari. Proprio per questo motivo l’intero settore dei viaggi sta iniziando ad adottare soluzione pensate per questo segmento di pubblico.
Sono nate molte community online dove confrontarsi e reperire consigli utili per aumentare il livello di sicurezza quando si viaggia da sole. Anche gli alberghi e le compagnie aeree stanno proponendo soluzioni specifiche per mettere a loro agio le traveller solitarie. Alcune compagnie aeree, ad esempio, evitano di assegnare alle donne che viaggiano da sole il posto centrale nella fila dei sedili su un aereo.
E ancora sono nate diverse app che consentono alle donne di viaggiare in totale sicurezza. Sono dotate di un sistema di geolocalizzazione, che permette di individuare in ogni momento la posizione. Altre ancora sono dotate di suoni e segnali luminosi che consentono di attirare l’attenzione e quindi di mettere in fuga eventuali malintenzionati, o di far partire chiamate o sms d’emergenza se dovessero presentarsi situazioni di potenziale pericolo.
Il tema sicurezza
Vale la pena approfondire il tema della sicurezza, che è uno dei più sensibili quando si parla di business travel femminile.
Secondo una ricerca pubblicata da GBTA, il 69% dei buyer di viaggi d’affari ritiene che le donne, rispetto ai maschi, siano molto più esposte a rischi e pericoli. Il 61% di loro ritiene che bisogna implementare programmi di risk management per le donne.
Tuttavia, benché il tema sia molto sentito, solo il 18% delle politiche aziendali relative ai viaggi è dedicato alla sicurezza delle donne. Come spiega Christie Johnson, presidente della GBTA, l’intero settore può e deve fare molto di più soprattutto considerando che la quota delle donne lavoratrici in viaggio è in costante aumento.
L’alloggio è una delle questioni più importanti quando si organizza un viaggio. Per implementare la sicurezza sarebbe preferibile prenotare stanze con doppie serrature, collocate ai piani alti o dotate di sistemi di videosorveglianza 24h.
Business travel al femminile: cosa possono fare le aziende per implementare la sicurezza delle donne in viaggio?
Aumentano le donne in viaggio per lavoro, ma purtroppo sono in crescita anche le aggressioni nei loro confronti. La palla passa quindi alle aziende e alle imprese, che devono adottare delle contromisure adeguate per tutelare maggiormente le loro dipendenti.
Bisogna quindi prevenire i rischi, studiando con attenzione la situazione economica e politica, le leggi locali e le usanze culturali in determinati paesi. Soprattutto nei paesi islamici, dove ci sono molte più restrizioni per le donne, è importante conoscere le leggi e gli usi locali per preservare l’incolumità e la sicurezza delle proprie dipendenti.
Le aziende devono quindi sviluppare e pianificare travel program che siano costantemente aggiornati sulle problematiche e sugli sviluppi interni di un paese, dalla situazione igienico-sanitaria fino a quella socio-politica.
Tutto deve essere pianificato, dal volo al transfer fino all’alloggio, senza lasciare nulla al caso e preventivando eventuali problemi che possono verificarsi in modo da avere già la soluzione a portata di mano.
Infine, regola valida sia per le donne che per gli uomini, in caso di difficoltà o di pericolo non bisogna avere paura di chiedere aiuto, poiché la sicurezza dei propri dipendenti è una responsabilità, oltre che una priorità, per le aziende.