L’insonnia è un problema che riguarda molte persone, soprattutto le donne che lavorano e che hanno una famiglia e che quindi devono sostenere un carico di stress molto elevato quotidianamente che si ripercuote sulla qualità del sonno che chiaramente non è delle migliori. Se ti stai chiedendo come addormentarsi velocemente puoi provare con la cosiddetta tecnica dei due minuti, che in realtà risale agli anni ’80 ma che sta ritornando in auge in questi ultimi tempi grazie a TikTok, dove sta impazzando.
Secondo questa tecnica in 120 secondi è possibile addormentarsi senza problemi, ma va utilizzata con attenzione poiché non è adatta a tutti. Nei seguenti paragrafi analizziamo l’importanza di una buona qualità del sonno, quali possono essere le cause di un sonno disturbato e come mettere in pratica la tecnica dei due minuti per addormentarsi.
Perché è importante la qualità del sonno?
Una mamma che lavora deve avere grandissime capacità organizzative e per la testa le passano ogni giorno 1.000 pensieri. Deve pensare al benessere dei figli, alle necessità del marito, alla cura della casa e naturalmente alla gestione del suo lavoro.
Lo stress fisico e psicologico è molto elevato e così i pensieri che si affollano la sera possono rendere difficile l’addormentamento. Trovare un modo per dormire bene però è fondamentale poiché la qualità del sonno è importantissima per il benessere psicofisico di ogni persona.
Il sonno aiuta il corpo a rigenerarsi e a liberarsi delle tossine negative accumulate durante il giorno, quindi dormire male determina alterazioni del metabolismo e problemi ormonali, causando anche problemi di peso.
Inoltre una scarsa qualità del sonno provoca scarsa capacità di concentrazione, che incide sulla produttività lavorativa, irritabilità, cattivo umore e non fa altro che aumentare il carico di stress. Sonnolenza diurna, problemi neurologici e psichici, agitazione psicomotoria e depressione sono altre conseguenze devastanti di un sonno di scarsa qualità, soprattutto se prolungato nel tempo.
Un’altra conseguenza negativa è l’abbassamento delle difese immunitarie, quindi chi dorme poco e male è più soggetto a patologie o altri tipi di disturbi.
Perché si fa fatica ad addormentarsi?
L’insonnia è un problema che riguarda soprattutto le adolescenti e le mamme con figli piccoli e le motivazioni sono tra le più disparate.
Le giovani sono tra i soggetti più colpiti dall’insonnia poiché, prima di dormire, smanettano con tablet e smartphone. La cosiddetta luce blu dei dispositivi mobile altera il normale ciclo veglia-sonno che viene scombussolato.
Tablet e smartphone causano un’iperattivazione del sistema nervoso centrale e quindi il cervello, disorientato, non è in grado di regolare correttamente il ciclo veglia-sonno poiché non riesce a spegnere alcuni circuiti neuronali.
La sera invece, soprattutto quando si è a letto, i dispositivi mobile non dovrebbero proprio essere presenti e andrebbero sostituiti con un buon libro che, oltre a conciliare il sonno, aiuta a stimolare la fantasia e la creatività.
Come addormentarsi velocemente: la tecnica dei due minuti
Dopo questa ampia ma necessaria parentesi sull’importanza della qualità del sonno, conosciamo meglio la tecnica dei due minuti che ha origini incerte ma che dovrebbe essere nata in un campo militare dei Marines negli anni ’80.
Tale tecnica fu inventata per consentire ai militari di addormentarsi e recuperare le energie perse nelle condizioni più critiche, ad esempio dopo il rientro da una battaglia sul campo o da un controllo sul territorio, attività che prosciugano energie fisiche e mentali.
La tecnica dei due minuti è stata poi sdoganata in ambito civile, anche perché la difficoltà di addormentarsi può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, e può essere cronica oppure passeggera. In entrambi i casi la tecnica può essere d’aiuto e prevede 4 fasi:
- rilassare i muscoli facciali, compresi i muscoli del contorno occhi, la mascella e la lingua;
- abbassare le spalle quanto più possibile, poi gli arti superiori e inferiori, un lato per volta;
- espirare, rilassando il petto e poi le gambe, iniziando dalle cosce e scendendo verso il basso;
- lasciar scorrere via tutti i pensieri per 10 secondi, soprattutto quelli negativi, e poi immaginare di trovarsi in una delle 3 situazioni: su una barca in mezzo ad un lago tranquillo, con un cielo limpido a fare da sfondo oppure sdraiati su un’amaca di velluto nero in una stanza buia.
Dopo questi 4 step, come un mantra, bisogna ripetere a se stessi: “non pensare, non pensare”.
La tecnica è adatta a tutti?
Questa tecnica aiuta ad alleviare lo stress e ad allentare le tensioni muscolari e, se portata avanti per 6 settimane, dovrebbe garantire a lungo andare una buona qualità del sonno.
Attenzione però: benché molte persone si affidino al fai da te, prima di cominciare questa tecnica di rilassamento è opportuno almeno all’inizio farsi seguire da esperti.
Bisogna infatti prepararsi adeguatamente con degli esercizi mentali e non tutte le persone possono seguire questa tecnica. Non è ad esempio adatta a chi ha gravi malattie psichiatriche, chi presenta disturbi della personalità, di alta suggestionabilità, di disturbi bipolari, di psicosi o di depressione.
In questi casi la tecnica dei due minuti può essere addirittura controproducente o pericolosa, perciò prima di iniziare è fortemente consigliabile parlare con un esperto.
Foto: Pixabay