Cos’è il nudging, la manipolazione gentile

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Cos' il nudging

La vita è fatta di scelte, alcune di esse sono consapevoli ed altre invece dettate dall’istinto. Ogni scelta comporta una conseguenza e, in base allo sviluppo degli eventi, è possibile capire se si rivelerà giusta o sbagliata. Ci sono però degli step che puoi capire per prendere le decisioni migliori. In questo articolo analizziamo cos’è il nudging e come utilizzarlo al meglio. Il nudging deriva dal vocabolo inglese “nudge” che in italiano vuol dire “spinta gentile” e si riferisce a quella spintarella che ti serve per prendere una decisione rispetto ad un’altra.

Il nudging spinge le persone a prendere le decisioni migliori per loro stesse ma anche per l’intera società, a patto che siano senza costrizioni, vincoli o limitazioni. Questa tecnica può essere definita come una sorta di paternalismo libertario in quanto la decisione, benché adottata nell’ambito di una o più variabili, comunque viene presa in totale libertà.

Un esempio tipico di nudging è l’esposizione di frutta fresca nei supermercati per invogliare i clienti ad acquistarla.

Cos’è il nudging: può essere considerato manipolazione?

L’obiettivo principale del nudging è dunque spingere le persone a prendere quelle scelte che possano aiutare a migliorare soprattutto se stesse. Gli ambiti in cui questa teoria trova applicazione sono molteplici: la disponibilità economica, la sicurezza e la salute, il tutto senza alcuna costrizione o imposizione di sorta.

L’unicità del nudging risiede proprio in questa caratteristica, infatti non impone la scelta al soggetto chiamato a prendere la decisione ma cerca di fargli modificare dei comportamenti in modo tale da non rendersene conto e lasciandogli la più ampia libertà di scelta.
Quindi per far funzionare il nudging al meglio bisogna cambiare le proprie abitudini.

Le abitudini si compongono di tre fattori:

  • il trigger che è ciò che fa partire l’abitudine;
  • la routine che è il comportamento abitudinario vero e proprio;
  • la ricompensa che serve a rinforzare l’abitudine e a spingerci a ripetere il comportamento.

Ogni fattore dipende da quello precedente fino a quando si innesca la ricompensa che porta alla ripetizione del comportamento e questo fa nascere l’abitudine. Dar vita a nuove abitudini è un qualcosa di estremamente difficile ma, attraverso alcune tecniche di nudging e cambiando alcune cose dell’ambiente che ci circonda, le possibilità che il nuovo comportamento possa nascere sono molto più concrete. Vediamo dunque come fare per sostituire un’abitudine cambiando comportamento.

Come il nudging può aiutare le donne

Per le donne il nudging può essere molto utile, infatti questa tecnica può cambiare in meglio alcune abitudini sia in ambito lavorativo che in ambito familiare e privato.

Ad esempio, se fai fatica ad alzarti presto la mattina perché spegni e ignori la sveglia, puoi decidere di allontanarla dal letto così sei costretta ad alzarti per spegnerla. Un altro esempio riguarda il fatto che non tutto può essere ricordato a memoria e allora, per aiutarti, predisponi un promemoria sul telefonino delle cose che devi fare.

Un altro esempio ancora può riguardare anche il cambiamento delle abitudini alimentari. Se vuoi mangiare più frutta metti in vista un cesto di frutta fresca, così sarai invogliata a mangiarla. Fai il contrario con il cibo “spazzatura”. Non acquistarlo oppure conservalo in un luogo lontano dalla tua vista.

Se hai deciso di non rimandare più il tuo allenamento, allora porta la borsa vicino alla valigetta per il lavoro. Questo semplice gesto aiuterà a ridurre la tua fatica decisionale e ad aumentare la possibilità di successo. Ovviamente tutti questi comportamenti devono essere rinforzati con una ricompensa. Gratificati con qualcosa di piacevole dopo aver raggiunto un obiettivo, anche perché il premio è un elemento fondamentale per far funzionare una nuova abitudine.

Infine riduci le scelte istintive e aumenta quelle razionali. Per riuscirci devi provare ad anticipare le scelte. Puoi ad esempio definire e stabilire in anticipo i tuoi pasti, i tuoi appuntamenti, i tuoi allenamenti e le tue uscite. Questo comportamento ti consentirà di far prevalere le scelte fatte col cervello rispetto a quelle fatte con la pancia.

Il self-nudging: cambiare le scelte lavorando su se stesse

Tre sono gli elementi che ti condizionano quando devi prendere una decisione: l’eccessiva emotività, la ridotta lungimiranza e la fatica decisionale. In pratica più decisioni prendi e maggiore è la possibilità che fai scelte sbagliate o poco idonee agli obiettivi che vuoi perseguire. Per combattere questi tre elementi puoi far ricorso al self-nudging, che è il nudging applicato personalmente ad ogni singola persona per il suo bene.

Per ridurre l’influenza di questi tre fattori sulle tue scelte puoi utilizzare tre “spinte gentili” su te stessa. Innanzitutto se sei troppo arrabbiata rimanda la decisione che devi prendere, magari dopo averci dormito sopra. Poi, se capisci che la scelta che stai per prendere non ti convince, cambia prospettiva e chiediti quali saranno le conseguenze a lungo termine. Infine diminuisci il numero di scelte che devi prendere quotidianamente ed evita di decidere la sera quando la fatica decisionale è elevata.

Foto: Pixabay

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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