Il colpo di calore nei bambini è un rischio molto elevato, soprattutto nei periodi estivi quando le temperature raggiungono picchi da record. In questo articolo ti spiego come affrontare l’eventuale colpo di calore, quali sono le contromisure da adottare e come comportarsi se dovesse verificarsi.
Il colpo di calore è un malore che riguarda anche gli adulti, ma può risultare più pericoloso se colpisce soggetti fragili o più deboli come appunto i bambini e gli anziani.
I principali fattori che possono determinare un colpo di calore sono le temperature troppo elevate e un’aerazione scarsa o del tutto assente. Anche l’elevato tasso di umidità rappresenta un rischio assolutamente da non sottovalutare.
Colpo di calore nei bambini durante i viaggi in auto: come evitarlo
Quando si viaggia in auto, soprattutto su percorsi piuttosto lunghi, è naturale tenere accesa l’aria condizionata ma con delle opportune attenzioni.
Per prima cosa non bisogna tenere l’aria condizionata troppo bassa, poiché c’è il rischio che il corpo si abitui a quella temperatura e che possa avere difficoltà a riabituarsi alla temperatura esterna.
A tal proposito, 5-10 minuti prima di arrivare a destinazione, è consigliabile spegnere l’aria condizionata affinché il corpo del piccolo si abitui all’aria esterna senza pericolosi sbalzi termici.
Da evitare le ore troppo calde, meglio partire di primo mattino, nel tardo pomeriggio o di sera, quando le ore più pericolose della giornata sono ormai alle spalle.
Un altro step fondamentale è la reidratazione. Generalmente i bambini non sono propensi a bere molta acqua, perciò devi invitarli a bere di continuo assicurandoti di avere diverse bottiglie di acqua da conservare in una borsa frigo, per evitare che possa riscaldarsi.
Le regole da seguire a casa e in vacanza
Queste regole suggerite per il viaggio in auto sono tranquillamente applicabili sia tra le 4 mura domestiche che in vacanza. Sarebbe preferibile non fare uscire i bambini nelle ore più calde, soprattutto se il tasso di umidità è molto alto. Si dovrebbe quindi andare al mare di primo mattino per poi tornare a casa verso le 10-10:30, oppure nel secondo pomeriggio dopo le 17:00. In questo modo eviti le ore più calde che, oltre a poter provocare un colpo di calore, sono anche piuttosto pericolose per la pelle e spesso causano irritazioni e scottature.
In casa l’ambiente deve essere sempre opportunamente areato, quindi di buon mattino e nel tardo pomeriggio, quando il sole inizia a calare, bisogna aprire balconi e finestre. Tra le 4 mura domestiche la temperatura ideale dovrebbe oscillare tra i 22 e i 24°, quindi non impostare una temperatura troppo bassa al condizionatore. Sarebbe importante che il tuo impianto di condizionatore sia dotato anche di deumidificatore, così da non rendere l’aria troppo satura di umidità.
Quando esci dovresti far indossare al tuo bambino capi d’abbigliamento leggeri, preferibilmente lino o cotone, e di colori chiari per evitare di attirare eccessivamente i raggi solari.
In spiaggia o in città ricordati che il tuo bambino, se ha meno di un anno, non andrebbe mai esposto alla luce diretta del sole e in ogni età è importante utilizzare la protezione più indicata secondo la sua pelle.
Porta sempre con te un cappellino e un paio di occhiali da sole, quelli buoni però, e bagna frequentemente la testa, le orecchie e i polsi del tuo bambino.
Come reintegrare i liquidi
I bambini di qualsiasi età sono generalmente iperattivi, quindi tendono a consumare molti liquidi soprattutto nelle afose giornate estive.
I bambini all’acqua generalmente preferiscono bevande dolci e zuccherate che in realtà non apportano alcun beneficio a livello di idratazione. Anzi, proprio la presenza di zuccheri non fa altro che disidratare ulteriormente il corpo e inoltre provoca dipendenza a lungo termine.
Ecco perché devi somministrare frequentemente acqua ai bambini, eliminando o almeno riducendo le bevande zuccherine, da avere sempre a portata di mano soprattutto se pensi di stare fuori casa per molte ore.
Occhio anche all’alimentazione a tavola: i tuoi piccoli devono mangiare molta frutta e verdura, che reidratano i liquidi persi e svolgono un’importante azione preventiva.
Colpo di calore nei bambini: quali sono i sintomi?
Nonostante tutte le precauzioni, il colpo di calore è purtroppo un pericolo sempre in agguato e perciò è importante capire quali sono i sintomi per riconoscerlo se dovesse palesarsi, soprattutto nei bambini più piccoli che ancora non sanno parlare.
Se bambini molto piccoli sono improvvisamente irritabili o se hanno una crisi di pianto immotivata, potrebbero aver subito un colpo di calore.
Nei bambini un po’ più grandicelli i sintomi dei colpi di calore sono piuttosto simili a quelli degli adulti: febbre, mal di testa, nausea e crampi muscolari. Nei casi più gravi possono verificarsi anche degli svenimenti.
In questi casi è opportuno rifugiarsi in una zona ombreggiata e ventilata, permettendo al piccolo di potersi riprendere autonomamente. Se però i problemi persistono, il piccolo è affetto da febbre e non è particolarmente lucido, allora è opportuno portarlo presso un pronto soccorso o comunque da un medico.
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