Cos’è la comunicazione assertiva e a cosa serve

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cos'è la comunicazione assertiva

Ti è mai capitato di litigare con un amico, un parente, il partner o un collega per via di un’incomprensione? Allora è il caso di chiederti cos’è la comunicazione assertiva che aiuta per l’appunto ad instaurare un dialogo basato sulla comprensione e sull’ascolto reciproco. In una società così frenetica non abbiamo voglia di ascoltare e puntiamo sempre ad imporci, senza considerare le necessità e le esigenze dell’interlocutore.

La comunicazione assertiva invece ci aiuta a comunicare in modo sereno con gli altri, senza essere troppo passive ma allo stesso tempo senza essere troppo aggressive. Per questo motivo è utilissima tanto nei rapporti interpersonali quanto nei rapporti di lavoro.

Cos’è la comunicazione assertiva?

Con il termine assertività facciamo riferimento alla capacità di esprimere le proprie idee e le proprie opinioni con fermezza, ma senza oscurare o umiliare il nostro interlocutore. In effetti essere assertive non è così facile, poiché a volte senza volerlo si tende ad avere un modo di parlare aggressivo, causato anche dallo stress al quale ci sottopone la frenetica quotidianità.

Bisogna lavorare su se stesse per gestire le proprie emozioni ed essere comprensive verso il proprio interlocutore. A tal proposito è utile fare una distinzione ben precisa tra assertività e aggressività, che sono due concetti molto diversi.

L’assertività si basa sul concetto di equilibrio, che bisogna trovare tra le proprie idee e quelle dell’interlocutore. É giusto rendere note le proprie opinioni, senza però che queste prevarichino quelle degli altri. Nessuno è depositario della verità assoluta e un confronto sereno e pacifico può aiutare ad arricchirsi vicendevolmente e a trovare una soluzione.

Ben diverso è il concetto di aggressività, usata per imporsi sull’interlocutore e far prevalere anche con la forza la propria idea. Questo atteggiamento è controproducente, poiché restano dei rancori nel rapporto che prima o poi esploderanno. Una situazione del genere non consente di preservare i rapporti né nella sfera personale né in quella lavorativa.

Le 3 tipologie di comunicazione

Generalmente le persone tendono ad assumere 3 modalità di comportamento in base al proprio carattere, ma anche a seconda del contesto e della persona con la quale ci si interfaccia. Nello specifico sono:

  • modalità passiva. Chi ha questo atteggiamento ha paura di esprimere le proprie opinioni, poiché teme di sbagliare o di essere giudicata negativamente. Sono persone con scarsa autostima, poiché ritengono che la loro opinione abbia scarso valore rispetto a quelle degli altri. Si riconoscono facilmente anche dal linguaggio del corpo: hanno le spalle ricurve, gli occhi bassi e parlano in modo lento e con molte esitazioni;
  • modalità aggressiva. Agli antipodi le persone che hanno un approccio aggressivo, che non mettono assolutamente in discussione quello che dicono e che non prendono neanche in considerazione le opinioni degli altri, soprattutto se sono diverse dalle loro. Di solito hanno un tono di voce alto e veloce;
  • modalità assertiva. E poi c’è la modalità assertiva, quella che dovrebbe essere utilizzata in qualsiasi contesto. Con questa comunicazione puoi esprimere con calma il tuo punto di vista, muovendo anche delle critiche senza offendere nessuno o provocare disagi o sensi di colpi. Si arriva così ad una soluzione win-win, dove tutti sono soddisfatti grazie ad un accordo equilibrato.

Consigli per essere assertivi

La comunicazione assertiva è un vero e proprio esercizio di equilibrio. Devi infatti dosare le parole, accelerando o rallentando a seconda delle circostanze. Serve sicuramente molto allenamento, ma seguendo questi consigli ti risulterà più facile essere assertiva sul lavoro e nella vita quotidiana:

  • Impara a dire no. Se sei una persona altruista con ogni probabilità non riesci a dire no. Il problema è che le persone, amici e colleghi, potrebbero percepire il tuo altruismo come debolezza e quindi se ne approfittano di te. Se dici di sì a tutti per non scontentarli alla fine quella scontenta sarai propri tu. Impara a dire no e spiega in modo sincero e onesto i motivi del tuo diniego;
  • Usa i silenzi. Anche i silenzi possono dire tante cose, impara ad usarli! Non sempre un silenzio è fonte di imbarazzo, anzi, se maneggiato con cura può dare ancora più enfasi ad una frase. Diversi politici usano i silenzi per creare pause che danno ancora più forza ad un concetto appena espresso, impara a farlo anche tu;
  • Occhio al tono della voce. Se hai un carattere fumantino potresti infervorarti troppo quando si parla di un argomento che ti sta a cuore e quindi usare un tono aggressivo. Se invece sei una persona tranquilla potresti avere un tono troppo pacato, che può essere percepito come segno di debolezza. Lavora sul tono della voce che, se equilibrato e fermo, dà ancora più valore e autorevolezza al tuo discorso;
  • Fai attenzione alla comunicazione non verbale. Anche il corpo comunica con tanti piccoli gesti. Osserva bene il linguaggio del corpo del tuo interlocutore: uno sguardo basso, una particolare postura o la reazione ad una frase sono tutti indizi utili per capire cosa sta pensando o come sta reagendo l’altra persona a quello che stai dicendo.

Foto: Pixabay

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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