In Occidente il riposo pomeridiano ha diversi nomi: pisolino, pennichella o “siesta” per usare un termine latino-americano. In pubblico solitamente però gli Occidentali hanno una certa remore ad addormentarsi in pubblico, per diversi motivi. Non è così per i giapponesi, che invece considerano una pratica assolutamente legittima dormire in pubblico. Tuttavia per i giapponesi non si tratta affatto di un pisolino, ma loro lo chiamano “inemuri”. L’inemuri giapponese è una pratica completamente diversa dal pisolino occidentale, almeno concettualmente. Non si tratta solo di sfumature o di abitudini, ma bisogna entrare nella cultura e nella mentalità nipponica per capirne esattamente il significato. Scopriamo le differenze mettendo a confronto il pisolino occidentale e l’inemuri giapponese.
Dormire in pubblico: perché il pisolino occidentale è disdicevole?
Come abbiamo detto dormire in pubblico in Occidente è una pratica piuttosto disdicevole. Cosa direbbe il tuo capo se ti trovasse a dormire con la testa sulla scrivania, piuttosto che lavorare? Di certo non guadagneresti una promozione, e nella migliore delle ipotesi te la caveresti con una lavata di testa. Se il tuo capo è molto severo, rischieresti addirittura il licenziamento. Dormire sul posto di lavoro non solo indica indolenza e scarsa produttività, ma potrebbe tradire una notte di bagordi, magari proprio prima di un’importante riunione.
Dormire in pubblico sulle metroplitane, sui treni o sugli aerei? C’è chi lo fa, ma anche in questo caso non viene visto di buon occhio. Alcune persone infatti dormono così profondamente che rischiano di russare, risultando particolarmente fastidiose ed inopportune. Ti è mai capitato che lo sconosciuto di turno si addormenti, appoggiando la sua testa sulla tua spalla? Si tratta di una situazione molto imbarazzante che provoca sconcerto e fastidio.
Inoltre secondo una ricerca molte persone che viaggiano sugli aerei, in modo particolare manager e professionisti, dormono poco poiché sono totalmente assorbiti dai loro smartphone per controllare appuntamenti e documenti di lavoro. Risultato? Addio al pisolino, con un conseguente accumulo di ore ed ore di sonno.
Cos’è l’inemuri giapponese?
Per capire cos’è l’inemuri giapponese, è opportuno fare una piccola analisi etimologica della parola. La parola inemuri è composta da “I”, che significa essere presenti, e da “nemuri” che vuole dire dormire. Traducendo la parola quindi inemuri corrisponde al significato di “essere addormentati ma presente”, oppure “essere presenti mentre si dorme”. Per i giapponesi l’inemuri non è un pisolino, ma è un’assenza momentanea del corpo per recuperare le forze. In breve è una sorta di sogno ad occhi aperti, poiché bisogna essere immediatamente pronti a tornare operativi se è richiesta la presenza.
Per quanto affascinante, si tratta di una pratica piuttosto singolare. Il Giappone infatti è uno dei paesi dove si dorme di meno, proprio perché gli abitanti del Sol Levante sono dediti completamente al loro lavoro. Proprio per questo motivo l’inemuri è considerata una pratica più che accettata. Non è infatti un segno di debolezza, ma indica che il corpo è stato talmente sfiancato dal lavoro che ha bisogno di un piccolo periodo di pausa. L’inemuri non equivale al pisolino occidentale, ma è una breve parentesi tra un impegno e l’altro restando sempre vigili.
Ovviamente esistono delle piccole regole da seguire. Non ci si può certo stendere o appoggiare le gambe sul lavoro, ma bisogna comunque adottare una postura piuttosto composta. Alcuni lavoratori, anche in giacca e cravatta, si lasciano andare all’inemuri alle loro postazioni di lavoro o addirittura in piedi. Altri si dedicano all’inemuri nei parchi o sulla metropolitana, con la testa appoggiata tra le mani come se fossero in meditazione.
L’inemuri giapponese è un’assenza temporanea del corpo dopo ore ed ore di lavoro, per questo motivo è una pratica tollerata ed in alcuni casi addirittura incoraggiata dalle aziende. Mentre noi Occidentali ci lasciamo andare al pisolino, i giapponesi si concedono l’inemuri, che è una cosa completamente diversa dalla pennichella.
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